La vita risolta in un grido
«Pallido, con dure mascelle, larghe narici, larga e tumida bocca, archi cigliari di superba nettezza su occhi fosforici d’un'intensità quasi ostile»: questo è il volto che Veronetta Longhena, protagonista del racconto Il denaro , osserva nello specchio. Questo è però anche l’autoritratto di una giovane Ada Negri che in quel personaggio si identifica non solo per i tratti fisionomici, ma per il comune carattere ribelle e combattivo; come lei, Ada si sente «ostile, armata, di razza diversa» rispetto alle sue
Proprio grazie al personaggio di Veronetta è possibile cogliere le caratteristiche del pensiero sociale della Negri, che scaturisce non solo dalle teorizzazioni in voga a fine secolo, ma soprattutto dalla sua esperienza personale: in particolare dai racconti della madre (operaia al lanificio di Lodi, dove infortuni sul lavoro, soprusi, licenziamenti in tronco sono la normalità) e della nonna, portinaia in casa Cingia-Barni. L’irritazione e lo sdegno della fanciulla di fronte a queste discriminazioni sono le