Lungo le strade della “Chiesa in uscita” tutti gli uomini sono fratelli, figli cioè dello stesso Padre. Lo credeva san Francesco, lo ribadisce oggi papa Bergoglio nella sua terza enciclica “ Fratres Omnes ” firmata sabato scorso sulla tomba del Poverello di Assisi. In apertura del mese Missionario, il messaggio di fratellanza e di amicizia sociale viene rivolto non solo ai cattolici ma a tutti gli uomini di buona volontà, perché vengano superati individualismi, divisioni politiche, speculazioni economiche,
Per aiutarci a vicenda abbiamo bisogno di dialogare, sottolinea il papa perché «L’autentico dialogo sociale presuppone la capacità di rispettare il punto di vista dell’altro, accettando la possibilità che contenga delle convinzioni o degli interessi legittimi. A partire dalla sua identità, l’altro ha qualcosa da dare ed è auspicabile che approfondisca ed esponga la sua posizione perché il dibattito pubblico sia ancora più completo» (203). Per questo «In molte parti del mondo occorrono percorsi di pace che c
Per essere “Fratelli tutti”, ricorda papa Francesco che «Come hanno insegnato i Vescovi latinoamericani, “solo la vicinanza che ci rende amici ci permette di apprezzare profondamente i valori dei poveri di oggi, i loro legittimi aneliti e il loro specifico modo di vivere la fede. L’opzione per i poveri deve portarci all’amicizia con i poveri”» (234).